Architetture del disagio: il Museo Ebraico di Berlino
Come l’Architettura influenza le nostre emozioni, secondo le neuro-scienze e il Feng Shui.




Uno dei consigli Feng Shui più importanti riguarda le caratteristiche della porta d’ingresso, in una casa o edificio.
Una casa è come un’entità vivente e come tale ha bisogno di respirare, di nutrirsi e di scaricare le sue tossine.
Ciò che le case respirano si chiama Qi (energia vitale) e il suo percorso ideale, secondo il Feng Shui, assomiglia alla respirazione yoga:
– un’inspirazione regolare, né troppo veloce, né troppo lenta
– una leggera fase di trattenimento
– un’espirazione lunga il doppio dell’inspirazione, senza scatti, regolare, affinché il sangue venga ossigenato in maniera corretta.
L’energia, o meglio il Qi, entra negli edifici in forme e modi diversi:
il Qi Celeste o Energia del Cielo, proviene dall’alto, appunto dal cielo.
E’ l’energia più fine che ci sia e per questo accompagna la spiritualità, l’intuizione e il comando.
Un esempio delle attività che hanno bisogno principalmente di questa influenza sono i monasteri costruiti sulle alture (come le Meteore in Grecia o i monasteri tibetani), oppure gli uffici dirigenziali dei grandi manager che sono sempre collocati ai piani più alti degli edifici.
Anche durante le passeggiate in montagna si riceve una grande quantità di energia celeste.
il Qi Terrestre o energia della terra: ci viene trasmessa dal suolo terrestre e ci collega al senso pratico, alla concretezza, alla stabilità.
Le case che maggiormente ricevono questo influsso sono quelle a piano terra, meglio se lontane dalle città, in quanto i sottosuoli cittadini sono saturi di energie elettromagnetiche dovute alla presenza di canali energetici sotterranei (metropolitana, condutture di vario genere).
il Qi Umano o energia dell’uomo, prodotta dalla vitalità umana, dalle attività, dall’abbondanza di persone nei dintorni.
Questa è esattamente l’energia che entra dalla nostra porta di casa e che contribuisce a rendere un ambiente attivo, costruttivo, creativo e produttivo.
Anche per le attività economiche (negozi, business) questo tipo di nutrimento è fondamentale perchè l’essere umano è attratto da ciò che è vivo e vitale (biophilic design) ed è spaventato dai luoghi devitalizzati o asettici.
Per queste ragioni, una grande finestra posta di fronte all’ingresso avrà la funzione negativa di veicolare il Qi in entrata verso un’uscita veloce e diretta, (come quando si forma una corrente d’aria in casa) e disperderà un flusso che dovrebbe, invece, restare in circolazione più a lungo attraverso tutte le zone della casa, prima di esaurire la sua vitalità.
Un’informazione nota, per quanto riguarda il Feng Shui, è anche quella di non collocare mai il bagno di fronte all’ingresso: questo deriva dalle condizioni di vita del passato, quando le toilette erano dei veri e propri buchi scavati nella terra e collegati con l’esterno. Come tali rappresentavano una fuoriuscita di Qi immediato e costante, e per questo ne era assolutamente sconsigliato l’uso in prossimità degli ingressi.
In presenza delle condizioni descritte secondo il Feng Shui esiste un serio rischio di non riuscire ad accumulare ricchezza e, anche se questo potrebbe sembrare una pura superstizione, in realtà si basa proprio su questa caratteristica di non riuscire a trattenere in casa abbastanza a lungo il nutrimento.
In questi casi è assolutamente necessario applicare dei rimedi per controllare e bilanciare il forte squilibrio.
Vuoi conoscere di più sulla progettazione Feng Shui? Controlla le date dei prossimi corsi!
Tra i vari corsi di Feng Shui design ho pensato ad un Workshop a Milano dedicato all’architettura del benessere e studiato appositamente per Architetti e professionisti della progettazione, o per chiunque voglia comprendere in modo più consapevole gli spazi abitativi e lavorativi.
Questo corso di Feng Shui rappresenta un’ottima base di partenza per approfondimenti successivi
Durante le 8 ore a disposizione (suddivise in due pomeriggi) viene introdotto il tema del benessere abitativo, inteso come percezione positiva di uno spazio.
Secondo le ricerche più recenti, le neuroscienze ci indicano che l’essere umano viene fortemente influenzato dalle forme architettoniche in cui vive o che lo circondano, sia in senso positivo che negativo.
La possibilità di progettare in modo consapevole, tenendo conto di questi effetti, sarà presentata attraverso il biophilic design e il Feng Shui, antica pratica taoista particolarmente dettagliata nella gestione delle relazioni tra l’uomo e l’ambiente costruito.
29 MAGGIO 2019 mercoledì h 14:00/18:00 – Milano
6 GIUGNO 2019 giovedì h 14:00/18:00
“Evento in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano.
Riconosciuti 8 cfp agli Architetti”.
Sede: Milano
Posti limitati
Per l’iscrizione richiedere il modulo a info@fengshuistudio.it
https://www.fengshuistudio.it/workshop-feng-shui-design/
Attraverso il corso di Feng Shui, focalizzato sull’architettura del benessere, scopriremo come questa disciplina orientale migliora l’energia degli spazi abitativi e lavorativi.
Un workshop sul Feng Shui Design a Como in due lezioni di 4 ore ciascuna, dedicato al benessere abitativo o well living , ultima tendenza in materia di architettura e design degli interni.
Con benessere abitativo si intende il bisogno di organizzare gli spazi abitati, e anche i luoghi di lavoro, in modo che la risposta percettiva dell’individuo coincida con uno stato di benessere generale, olistico, responsabile di una vita personale più equilibrata e di performance lavorative migliori.
Durante il corso di Feng Shui a Como, dopo alcuni cenni introduttivi a proposito del biophilic design e delle neuroscienze applicate all’architettura, approfondiremo la disciplina che più di ogni altra al mondo ha sviluppato le relazioni tra l’essere umano e lo spazio costruito: il Feng Shui Design.
Nella prima lezione del 21 marzo 2019 si parlerà di progettazione Feng Shui – nella seconda del 23 maggio si affronterà la tematica del design degli interni.
Le due lezioni sono riservate agli architetti della provincia di Como e sono frequentabili anche separatamente.
Architettura del benessere: come migliorare l’energia degli spazi in cui viviamo.
Corso a Como all’Ordine degli architetti – 21.03.19 – 23.05.19
21 MARZO 2019 giovedì h 14:00/18:00 – Como
23 MAGGIO 2019 giovedì h 14:00/18:00
Gli eventi sono organizzati in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC di Como
Partecipazione gratuita (numero chiuso)
Saranno riconosciuti 4 CFP (per ognuno dei due seminari proposti)
Registrazione obbligatoria tramite la piattaforma im@teria
Per info e domande: info@fengshuistudio.it
Tra le nuove tendenze dell’architettura del 2019, dell’interior design e della progettazione d’interni, si sta facendo strada rapidamente un nuovo concetto: il “benessere abitativo” o “well living” sul quale stanno nascendo certificazione di vari livelli, quasi tutte made in USA.
Con benessere abitativo o comfort abitativo si intende il bisogno di organizzare gli spazi di casa, e anche i luoghi di lavoro, in modo che la risposta percettiva dell’individuo coincida con uno stato di benessere generale, olistico, responsabile di una vita personale più equilibrata e di performance lavorative migliori.
Negli ultimi anni, nell’architettura moderna, abbiamo assistito ad un cambio epocale nella classificazione degli immobili, con l’introduzione di criteri quali:
– la classe energetica degli edifici
– la bioarchitettura
– la bioedilizia
– il design sostenibile
– i materiali ecologici per l’edilizia
e adesso sembra che siamo sul punto di un ulteriore passo verso la consapevolezza degli spazi costruiti che utilizziamo ogni giorno.
Infatti, dopo aver migliorato la qualità delle nostre case, sotto il profilo dei materiali e delle metodiche costruttive, c’è finalmente il tempo e la cultura per dedicarsi ad un tipo di benessere più sottile e intangibile, ma anche più importante di tutto il resto: il comfort abitativo per il benessere emotivo dell’uomo.
Le case in cui viviamo e riposiamo, o i luoghi di lavoro in cui trascorriamo un terzo della nostra giornata, rappresentano la maggior fonte di stimoli a cui siamo soggetti, che sono all’origine di emozioni positive o negative, ed è su questa tendenza che l’architettura lavorerà maggiormente nei prossimi anni.
Come esploratrice del mondo percettivo e intuitivo, delle tradizioni spirituali e dei mondi “energetici”, e nella mia esperienza di consulente Feng Shui posso dire che ho incontrato spesso la difficoltà anche solo di parlare di materia “astratta” a chi si occupa di materia “concreta”. (in inglese concrete = cemento).
Anche nell’architettura di vecchio stampo ho trovato forti resistenze verso una prospettiva che tenesse in considerazione aspetti legati più alla percezione emotiva che a quella visiva.
Fortunatamente le cose si stanno evolvendo, spingendo molti a superare i pregiudizi e, come è accaduto per la meditazione trascendentale – sostituita dalla mindfulness e introdotta all’interno delle aziende più all’avanguardia – così anche per l’architettura sono stati introdotti termini nuovi, delicatamente scientifici, per legittimare concetti antichi: la biophilia nel design e la neuroarchitettura (architettura e neuroscienze).
Il termine “biofilia” letteralmente significa “passione per la vita” e divenne popolare nel 1984 grazie al biologo statunitense Edward Wilson per descrivere “la tendenza innata dell’essere umano ad essere attratti da tutto ciò che è vivo e vitale”.
Questa teoria si basa sull’osservazione scientifica che tutti i tessuti organici, (degli esseri umani, degli animali e delle piante) condividono una stessa struttura di base, che viene riconosciuta come un linguaggio comune.
Solo di recente l’architettura moderna ha adottato questo concetto per dare vita al design biofilico (biophilic design), il cui obbiettivo è di apprendere questo linguaggio e tradurlo in forme, colori e dimensioni da utilizzare nella progettazione degli spazi architettonici con l’obbiettivo di creare il così detto “benessere abitativo”, per far sì che l’essere umano riconosca questi luoghi come piacevoli e soprattutto utili all’attività che vi deve svolgere.
La prova della profonda connessione tra il nostro cervello e gli stimoli esterni, e in particolare la risposta emotiva agli ambienti, ai colori e alle forme dell’architettura, viene fornita dalle neuroscienze, un ramo della biologia che comprende l’insieme degli studi condotti sul sistema nervoso.
In particolare viene evidenziato che case, palazzi, la conformazione stessa delle città, stimolano l’attività simpatica o parasimpatica del cervello, incoraggiando reazioni opposte, come il desiderio di azione o di rilassamento.
Questo spiegherebbe anche il motivo per cui alcuni luoghi ci trasmettono benessere, mentre altri producono in noi disagio.
Questa “scoperta”, piuttosto recente, ha rappresentato da subito un’importante spinta nella ricerca dei codici che regolano le diverse reazioni, nella speranza di poterli riprodurre intenzionalmente nella progettazione degli edifici.
I luoghi destinati all’infanzia, per esempio, dovrebbero sostenere la crescita, l’apprendimento e la vitalità mentre gli ospedali o le case di riposo dovrebbero favorire la concentrazione delle forze e la tranquillità.
Nonostante il giustificato entusiasmo però, ad oggi sia la neuroarchitettura (le neuroscienze applicate all’architettura) che il design biofilico non possono ancora considerarsi pienamente applicabili in tutti i campi, perchè ancora carenti di esperienza.
Tutto ciò che ancora manca al design biofilico e alla neuroarchitettura, cioè la giusta e ricca esperienza che permetterebbe di sapere esattamente quali criteri utilizzare nelle diverse situazioni, è ciò di cui è ricco il Feng Shui, grazie alla sua profonda conoscenza della natura e degli effetti sul comportamento umano.
Questa disciplina mette l’accento sulle dinamiche attraverso cui la vita si manifesta, raggruppabili in 5 grandi impulsi primordiali chiamati “5 energie o elementi”, che caratterizzano ogni cosa.
Così come conoscendo le 6 note della scala musicale siamo in grado di creare una melodia, così, conoscendo le “note” della natura possiamo riconoscerle e utilizzarle, per creare un’esperienza armonica o comunque utile allo scopo prefissato.
Attualmente il design biofilico sta portando avanti un concetto interessante, anche se ingenuo, sostenendo, per esempio, che la vicinanza delle piante vive può donare all’uomo una sensazione organica di benessere, che in parte è vero.
Questo ha convinto molti progettisti a collocare facciate verdi dappertutto, sui palazzi e all’interno degli uffici, ma se si conoscesse più a fondo il tipo di messaggio energetico di cui le piante sono conduttrici, si farebbe più attenzione perchè l’effetto della loro presenza massiva può provocare agitazione e nervosismo.
Secondo la dinamica dei 5 elementi del Feng Shui infatti, ciò che fa stare bene l’uomo non risiede nella preponderanza di un elemento seppur positivo, ma nell’equilibrio dei 5, proprio come fare una torta in cui tutti gli ingredienti devono essere dosati con attenzione.
Il Feng Shui ci offre un’enciclopedia di conoscenze collezionate nei secoli e l’unione di questa disciplina antica con un approccio contemporaneo delle nuove tendenze architettoniche potrebbe rappresentare la vera svolta nella progettazione delle case e delle città.
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In questo articolo voglio parlare di come gli elementi del Feng Shui Design influiscono nella progettazione di una nuova casa.
Committenza privata, 2017/2018
Progettare e costruire una casa ideale Feng Shui, con caratteristiche di modernità e di benessere abitativo, è sempre un’esperienza appagante e anche divertente.
Quando ci si occupa di progettazione Feng Shui nell’architettura, la prima cosa che si fa è studiare il terreno, i suoi avvallamenti, le pendenze, le vie di accesso. La casa, infatti, deve essere posizionata in modo da avere le spalle protette e la facciata aperta alla vista, esattamente come un corpo umano.
Secondo il Feng Shui, la via di accesso principale dovrà veicolare la migliore energia possibile, vitale e positiva, soprattutto quando le case sono in zone lontane dai centri abitati, perchè rischiano di diventare troppo “addormentate”.
In questa fase si cerca di neutralizzare eventuali elementi di disturbo come antenne o tralicci strani, forme aguzze o alberi dalle sagome inquietanti. Quando non è possibile eliminare questi elementi, si utilizzano alcuni espedienti Feng Shui, per far sì che il disturbo arrecato sia distratto verso altre direzioni.
Nella progettazione Feng Shui, il secondo passo è misurare la direzione della futura casa con la bussola geomantica o Luo Pan.
Questa particolare bussola, oltre a indicare tutti i 360 gradi delle direzioni cardinali e secondarie, associa, ad ogni grado, una serie di informazioni (scritte in ideogrammi cinesi) importanti per il consulente.
Ogni orientamento della casa, infatti, corrisponde ad una “personalità” dell’edificio che si sta analizzando e, in fase di progettazione, si può correggere l’asse della casa per scegliere la direzione migliore.
Quando parlo di “personalità” intendo una particolare caratteristica che l’edificio assume in relazione alla sua posizione rispetto al sole che, nel corso delle diverse fasi, porta con sè suggestioni diverse, che influenzano gli abitanti della casa.
La luce dell’est/sudest parla di energia della crescita e dell’espansione – quella del sud/sudovest di pienezza – quella dell’ovest/nordovest di ripiego – quella del nord di riposo. Tutto come già accade nella natura.
In questa ottica bisogna fare attenzione all’orientamento delle stanze: se la zona giorno guarda a ovest, e la zona notte a est, in qualche modo si può dire che la casa incarna una fase crepusolare che non ha interesse verso la vita attiva (il sud), e chiude gli occhi alla vita nascente (l’est).
In questa descrizione non c’è nulla di negativo, perchè ci sono molte situazioni che hanno bisogno di questo tipo di sostegno, come, per esempio, le persone nella terza età o attività legate a questa fase della vita (o della natura).
Un artista potrebbe aver bisogno di una dimensione di questo genere, per attingere al proprio mondo interiore, piuttosto che essere distratto da manifestazioni troppo effervescenti (il sud).
Tutte queste considerazioni rappresentano l’aspetto più affascinante del Feng Shui che trae origine da una profonda osservazione della natura.
Per proseguire con l’analisi Feng Shui: una volta stabilito l’orientamento esatto della casa, vengono date le prime indicazioni all’architetto che elabora il suo progetto.
La disposizione e l’orientamento delle stanze tiene conto non solo della luce del sole, ma anche della circolazione da un ambiente all’altro. In questa fase è molto importante il parere del committente perchè la casa rifletterà proprio attitudini e caratteristiche di chi ci andrà a vivere.
Il modo in cui si decide come separare la zona giorno dalla zona notte, dove posizionare la cucina o come arredare la camera da letto, sono tutte indicazioni delle caratteristiche psichiche degli abitanti e racconta molto dei rapporti di forza all’interno della famiglia.
In questo senso il Feng Shui aiuta ad andare oltre i personalismi, indicando il modo migliore per armonizzare non solo le dinamiche all’interno della famiglia, ma anche all’interno di se stessi.
Una volta che anche gli interni sono terminati, verranno indicati i colori per le pareti e gli arredi che avranno la funzione di bilanciare tutto quello che, in qualche modo, richiede ancora un “aggiustamento”.
I colori e le forme, infatti, veicolano dei messaggi energetici perchè sono espressione della natura e delle forze presenti in essa.
Ad ultimo, se c’è un giardino, sarà come la pelle per il nostro corpo: può essere di tanti colori, ma deve essere pulita, tenuta in ordine, curata e protetta.
Sarà lo specchio di quello che c’è all’interno, ma rappresenterà anche ciò verso cui tendiamo, ciò che desideriamo per il nostro futuro.
Contattami se desideri fare un’analisi Feng Shui alla tua casa e ritrovare un benessere abitativo.
Spesso mi viene chiesto un consiglio su quali libri di Feng Shui comperare per approfondire questa affascinante materia e allora ho deciso di pubblicare quelli che sono i miei preferiti.
Innanzitutto ci tengo a dire che, benchè in commercio si trovino decine di testi, il Feng Shui vero e proprio può essere conosciuto solo all’interno di Scuole qualificate e non esistono “libri di testo” ufficiali.
Ti chiederai perchè nessuno ha ancora pensato di scriverli e la risposta è che questa materia è molto vasta e complessa e richiede che ci siano persone esperte in grado di insegnarla.
Inoltre, sembra che a Hong Kong esista una vera e propria lobby, costituita dalle maggiori Scuole di Feng Shui, che intende proteggere la purezza dell’insegnamento e anche garantirsene il controllo in tutto il mondo.
La Scuola in cui mi sono formata è una di queste e gli unici testi a disposizione sono quelli composti da appunti chilometrici presi durante le lezioni.
Ci tengo però a consigliarti alcuni libri sul Feng Shui per me molto interessanti:
di Master Lam Kam Chuen (ed. Corbaccio)
L’autore vive negli Stati Uniti e con questo testo è riuscito sicuramente a fornire una bella introduzione sulle regole Feng Shui principali. Il linguaggio è chiaro e ci sono molte immagini.
Principi di geoterapia di Josè Manuel Chica
Io amo particolarmente questo Maestro che ho avuto la fortuna di avere come insegnante di I Ching e trovo che la sua conoscenza sia vasta e misteriosa.
Riesce a condurti nel mondo delle energie, ai suoi linguaggi e modalità espressive.
Ha scritto anche un altro bellissimo testo dedicato alla maternità, in particolare al periodo della gravidanza:
Manuale pratico per armonizzare se stessi e la casa aspettando il bebè
Per finire vi segnalo un testo che ho incontrato di recente e che mi ha attratto per il titolo:
Viaggio interiore tra case e spazi mentali di Donatella Caprioglio
Pur non essendo un testo di Feng Shui, mi ha sorpreso per la vasta descrizione di case diverse e dei corrispondenti stati d’animo di chi le abita. Un bel repertorio di luoghi e di emozioni.
Se desideri maggiori informazioni anche su altri testi… scrivimi!
Per comprendere il significato dei colori nel Feng Shui bisogna avvicinarsi al concetto delle 5 Energie – o 5 Elementi – che ha origine dalla tradizione Taoista e che è anche alla base della Medicina Tradizionale Cinese.
Le 5 energie di fatto rappresentano diversi tipi di forza attraverso cui la natura si esprime, come 5 diversi linguaggi o caratteri.
CRESCITA ED ESPANSIONE – equivalente all’impulso degli alberi e delle piante in primavera e che incarna tutto ciò che è in una fase di sviluppo, come il momento di vita dei bambini e degli adolescenti.
Viene definita Energia Legno e il suo colore è il verde in tutte le sue sfumature.
Se il colore verde viene utilizzato in maniera eccessiva o impropria in un ambiente, provocherà uno stimolo troppo forte che può provocare nervosismo.
Sicuramente non è un colore adatto per una camera da letto, a meno che non sia utilizzato in abbinamento ad altre energie.
Anche le forme veicolano un messaggio energetico e nel caso del Legno sono forme alte e slanciate, come gli alberi, i grattacieli, le torri e i dolmen dell’antichità che avevano lo scopo di favorire la fecondità e lo sviluppo.
ACCELERAZIONE E TRASFORMAZIONE – una forza prorompente che libera grandi quantità di energia e che viene definita Energia Fuoco.
Riguarda tutti quei processi che si avvicinano al loro limite espressivo, al loro massimo sviluppo.
Il Fuoco illumina, riscalda, distrugge, trasforma e negli ambienti possiamo trovarlo espresso sotto forma del colore rosso e di tutte le sfumature legate al fuoco, come giallo e arancio. Può essere il colore delle toghe monacali dei buddisti o la tinta predominante nei luoghi dedicati ai piaceri sensuali.
Secondo Rudolf Steiner, quando ci si trova di fronte al colore rosso, si potrebbe sentire come qualcosa che si stacca e ci viene incontro.
I colori del fuoco possono essere stimolanti ma anche aggressivi. E’ un elemento che non va utilizzato nei bagni o nelle cucine perchè in entrambi questi ambienti è presente un altro elemento fortemente avverso al fuoco che è l’acqua. In situazioni di questo tipo si manifestano degli “scontri di energie” che è meglio evitare perchè possono causare tensioni emotive e litigi.
Le forme che richiamano questa energia sono le punte, i triangoli, le foglie aghiformi di certe piante grasse, le armi da fuoco e da taglio.
CONTRAZIONE E DENSITA’ – la forza qui si manifesta come capacità di ritirarsi in sè, di concentrarsi e di consolidarsi. E’ l’Energia Metallo, come i metalli nel ventre della terra, duri, inflessibili, forti.
I colori che esprimono questa tendenza sono il bianco, i grigi, l’oro e l’argento. Gli ambienti bianchi possono conferire senso di riposo, proprio perchè i metalli non agiscono, ma anche rigore e disciplina eccessiva.
Un ambiente prevalentemente bianco e grigio denota bisogno di ordine mentale, oppure rigidità emotiva.
Non è un caso se il bianco, in certi ospedali, viene collegato al bisogno di sedare qualunque capacità reattiva dell’individuo; probabilmente oggi, la così vasta diffusione del bianco totale nell’interior design denota un bisogno di “difendersi” dagli eccessivi stimoli quotidiani di ogni tipo.
Le forme del metallo sono le sfere, i cerchi e tutte le sagome ovoidali.
FLUIDITA’ E ADATTABILITA’ – è un movimento privo di resistenza e di forma l’Energia Acqua che, come gli altri liquidi, ha bisogno di un contenitore per essere definita e limitata.
E’ l’energia delle emozioni e del subconscio e i suoi colori equivalenti sono tutta la gamma degli azzurri e il nero, come il colore delle acque molto profonde. Un ambiente azzurro ci può mettere allegria, ma non va utilizzato in grande misura in luoghi freddi perchè l’istinto umano, che riconosce in questo colore la presenza dell’acqua, percepisce la temperatura esterna più bassa di quello che realmente è.
Locali molto scuri, con pareti nere, con poca luce sono l’ideale per stimolare il profondo, ma attenzione… il profondo può essere anche spiacevole
Le forme che richiamano l’Energia Acqua sono simili alle onde, sinuose e ondulate.
ACCOGLIENZA E STABILITA’ – una dimensione che ci fa sentire protetti, accolti e radicati è l’Energia Terra.
La terra permette a tutti gli altri elementi di manifestarsi e per questo motivo viene definita “Madre”.
I suoi colori sono marrone, beige, sabbia e tutte le sfumature collegate.
Una leggera presenza di elementi terra in un ambiente conferisce stabilità, senso di appartenenza, ma se presente in maniera eccessiva le persone che ci vivono saranno portate ad essere ostinate e bloccate nelle loro posizioni.
Troppi elementi Terra possono essere: soffitto in travi marrone, pavimento beige/marrone, color sabbia alle pareti, mobili in legno scuro.
Le forme che richiamano questa energia sono il quadrato, il rettangolo, il cubo.
Vuoi sapere di più sull’utilizzo dei colori nella tua casa secondo le regole Feng Shui? Scrivimi!
L’energia FUOCO ò connessa con l’estate quando la potenza del sole è al suo culmine e quindi anche al mezzogiorno, o alla fase centrale della vita dell’individuo. Incarna una forza ascendente, calda e veloce come le fiamme ed esprime la pienezza, il successo, la visibilità, la spiritualità.
Il colore di riferimento è il rosso e anche giallo, arancio, fucsia.
In architettura o nel mondo delle forme si esprime attraverso sagome appuntite o aghiformi, come i minareti.
Vedi anche: La casa Fuoco
Uno degli ultimi esempi di applicazione del Feng Shui negli hotel è il Palais Namaskar, un resort da fiaba.
Nell’oasi di Palmeraie, sotto le Atlas Mountains in Marocco, il Palazzo Namaskar è stato disegnato per riequilibrare le energie e ravvivare i sensi.
A tale scopo sono stati applicati i principi del Feng Shui affinchè i 5 elementi: Acqua, Fuoco, Terra, Legno e Metallo si fondessero in una magica armonia per creare un equilibrio dei sensi e un’atmosfera di vitalità e di calma.
Il famoso designer franco-algerino Imaad Rahmouni e il proprietario e creatore Philippe Soulier sono dietro il raffinato design che ha saputo fondere l’architettura in stile moresco con interni calmi e sofisticati.