Perché il rosso è il colore tipico del Natale
Consigli Feng Shui per il Natale: utilizzare il rosso e la fiamma delle candele per connetterci alla saggezza del ritmo stagionale.


Tra le nuove tendenze dell’architettura del 2019, dell’interior design e della progettazione d’interni, si sta facendo strada rapidamente un nuovo concetto: il “benessere abitativo” o “well living” sul quale stanno nascendo certificazione di vari livelli, quasi tutte made in USA.
Con benessere abitativo o comfort abitativo si intende il bisogno di organizzare gli spazi di casa, e anche i luoghi di lavoro, in modo che la risposta percettiva dell’individuo coincida con uno stato di benessere generale, olistico, responsabile di una vita personale più equilibrata e di performance lavorative migliori.
Negli ultimi anni, nell’architettura moderna, abbiamo assistito ad un cambio epocale nella classificazione degli immobili, con l’introduzione di criteri quali:
– la classe energetica degli edifici
– la bioarchitettura
– la bioedilizia
– il design sostenibile
– i materiali ecologici per l’edilizia
e adesso sembra che siamo sul punto di un ulteriore passo verso la consapevolezza degli spazi costruiti che utilizziamo ogni giorno.
Infatti, dopo aver migliorato la qualità delle nostre case, sotto il profilo dei materiali e delle metodiche costruttive, c’è finalmente il tempo e la cultura per dedicarsi ad un tipo di benessere più sottile e intangibile, ma anche più importante di tutto il resto: il comfort abitativo per il benessere emotivo dell’uomo.
Le case in cui viviamo e riposiamo, o i luoghi di lavoro in cui trascorriamo un terzo della nostra giornata, rappresentano la maggior fonte di stimoli a cui siamo soggetti, che sono all’origine di emozioni positive o negative, ed è su questa tendenza che l’architettura lavorerà maggiormente nei prossimi anni.
Come esploratrice del mondo percettivo e intuitivo, delle tradizioni spirituali e dei mondi “energetici”, e nella mia esperienza di consulente Feng Shui posso dire che ho incontrato spesso la difficoltà anche solo di parlare di materia “astratta” a chi si occupa di materia “concreta”. (in inglese concrete = cemento).
Anche nell’architettura di vecchio stampo ho trovato forti resistenze verso una prospettiva che tenesse in considerazione aspetti legati più alla percezione emotiva che a quella visiva.
Fortunatamente le cose si stanno evolvendo, spingendo molti a superare i pregiudizi e, come è accaduto per la meditazione trascendentale – sostituita dalla mindfulness e introdotta all’interno delle aziende più all’avanguardia – così anche per l’architettura sono stati introdotti termini nuovi, delicatamente scientifici, per legittimare concetti antichi: la biophilia nel design e la neuroarchitettura (architettura e neuroscienze).
Il termine “biofilia” letteralmente significa “passione per la vita” e divenne popolare nel 1984 grazie al biologo statunitense Edward Wilson per descrivere “la tendenza innata dell’essere umano ad essere attratti da tutto ciò che è vivo e vitale”.
Questa teoria si basa sull’osservazione scientifica che tutti i tessuti organici, (degli esseri umani, degli animali e delle piante) condividono una stessa struttura di base, che viene riconosciuta come un linguaggio comune.
Solo di recente l’architettura moderna ha adottato questo concetto per dare vita al design biofilico (biophilic design), il cui obbiettivo è di apprendere questo linguaggio e tradurlo in forme, colori e dimensioni da utilizzare nella progettazione degli spazi architettonici con l’obbiettivo di creare il così detto “benessere abitativo”, per far sì che l’essere umano riconosca questi luoghi come piacevoli e soprattutto utili all’attività che vi deve svolgere.
La prova della profonda connessione tra il nostro cervello e gli stimoli esterni, e in particolare la risposta emotiva agli ambienti, ai colori e alle forme dell’architettura, viene fornita dalle neuroscienze, un ramo della biologia che comprende l’insieme degli studi condotti sul sistema nervoso.
In particolare viene evidenziato che case, palazzi, la conformazione stessa delle città, stimolano l’attività simpatica o parasimpatica del cervello, incoraggiando reazioni opposte, come il desiderio di azione o di rilassamento.
Questo spiegherebbe anche il motivo per cui alcuni luoghi ci trasmettono benessere, mentre altri producono in noi disagio.
Questa “scoperta”, piuttosto recente, ha rappresentato da subito un’importante spinta nella ricerca dei codici che regolano le diverse reazioni, nella speranza di poterli riprodurre intenzionalmente nella progettazione degli edifici.
I luoghi destinati all’infanzia, per esempio, dovrebbero sostenere la crescita, l’apprendimento e la vitalità mentre gli ospedali o le case di riposo dovrebbero favorire la concentrazione delle forze e la tranquillità.
Nonostante il giustificato entusiasmo però, ad oggi sia la neuroarchitettura (le neuroscienze applicate all’architettura) che il design biofilico non possono ancora considerarsi pienamente applicabili in tutti i campi, perchè ancora carenti di esperienza.
Tutto ciò che ancora manca al design biofilico e alla neuroarchitettura, cioè la giusta e ricca esperienza che permetterebbe di sapere esattamente quali criteri utilizzare nelle diverse situazioni, è ciò di cui è ricco il Feng Shui, grazie alla sua profonda conoscenza della natura e degli effetti sul comportamento umano.
Questa disciplina mette l’accento sulle dinamiche attraverso cui la vita si manifesta, raggruppabili in 5 grandi impulsi primordiali chiamati “5 energie o elementi”, che caratterizzano ogni cosa.
Così come conoscendo le 6 note della scala musicale siamo in grado di creare una melodia, così, conoscendo le “note” della natura possiamo riconoscerle e utilizzarle, per creare un’esperienza armonica o comunque utile allo scopo prefissato.
Attualmente il design biofilico sta portando avanti un concetto interessante, anche se ingenuo, sostenendo, per esempio, che la vicinanza delle piante vive può donare all’uomo una sensazione organica di benessere, che in parte è vero.
Questo ha convinto molti progettisti a collocare facciate verdi dappertutto, sui palazzi e all’interno degli uffici, ma se si conoscesse più a fondo il tipo di messaggio energetico di cui le piante sono conduttrici, si farebbe più attenzione perchè l’effetto della loro presenza massiva può provocare agitazione e nervosismo.
Secondo la dinamica dei 5 elementi del Feng Shui infatti, ciò che fa stare bene l’uomo non risiede nella preponderanza di un elemento seppur positivo, ma nell’equilibrio dei 5, proprio come fare una torta in cui tutti gli ingredienti devono essere dosati con attenzione.
Il Feng Shui ci offre un’enciclopedia di conoscenze collezionate nei secoli e l’unione di questa disciplina antica con un approccio contemporaneo delle nuove tendenze architettoniche potrebbe rappresentare la vera svolta nella progettazione delle case e delle città.
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Le conoscenze metafisiche alla base del Feng Shui Design hanno incontrato il mondo della fisica giovedì 6 dicembre, in un seminario condotto in forma privata per lo staff della CoeLux, su invito del suo fondatore e CEO il Prof. Paolo Di Trapani.
Il geniale inventore, non solo ha sviluppato una tecnologia futurista nel campo dell’illuminazione da interni, ma è sempre alla ricerca di nuove suggestioni volte a raffinare la qualità della luce artificiale, nei luoghi in cui la luce naturale non può arrivare.
Il Feng Shui, infatti, traendo origine da un profondo studio dei cicli naturali, considera il ritmo del sole tra gli elementi fondamentali in grado di condizionare le attività e la salute dell’individuo.
Tra le analisi che vengono svolte, nell’ambito di una consulenza Feng Shui, la più importante è proprio l’osservazione del tipo di luce che colpisce le varie zone di una casa o di un ufficio.
Nel caso di una progettazione ex novo, queste considerazioni servono per una corretta disposizione degli spazi interni, connessa alle attività favorite in ogni specifico settore.
Nel caso, invece, in cui i locali non possono essere modificati e si riscontra troppa distanza tra il tipo di ambiente e le attività che vi si svolgono, si interviene con l’utilizzo della luce e dei colori delle pareti per creare un giusto bilanciamento, perchè i colori rappresentano l’alfabeto che la luce utilizza per comunicare.
Sui luoghi di lavoro, soprattutto nei grandi spazi, come gli open space multi postazioni o uffici con scarso apporto di luce naturale, la soluzione ottimale è stata rappresentata, fino ad oggi, dall’istallazione di luci a led e in particolare quelle in grado di variare d’intensità e di calore durante le ore del giorno.
Questa variazione, infatti, “ricorda” al nostro organismo le corrette fasi di sonno e di veglia, cioè il ritmo circadiano, che, se non rispettato, sfalsa il nostro bioritmo naturale producendo stanchezza e stress.
Alla CoeLux si sono spinti oltre, utilizzando una tecnologia molto sofisticata nella progettazione di finte “finestre” illuminate di varie forme e dimensioni che, oltre a diffondere una luce naturale incredibilmente reale, sono in grado di suggerire memorie emozionali diverse.
Passeggiando per il loro show room, infatti, si viene letteralmente pervasi da un senso di gioia e vitalità, perchè le alternative da loro progettate per ricreare una luce solare artificiale possono includere sole brillante e cieli azzurri di una vacanza in Grecia, o una luminosità più delicata che invita ad un maggior raccoglimento.
Insomma, tutto il contrario di quel senso di immobilità che solitamente viene a crearsi nei luoghi non raggiunti dalla luce naturale.
Le finte finestre retroilluminate di CoeLux sono un validissimo sistema di illuminazione “naturale” per tutte quelle situazioni in cui si è costretti a rinunciare alla luce diretta del sole (e questo sta diventando una circostanza molto comune nelle grandi città) allora direi che questa alternativa mi rende ottimista!
Benvenuti nel futuro presente!
Per comprendere il significato dei colori nel Feng Shui bisogna avvicinarsi al concetto delle 5 Energie – o 5 Elementi – che ha origine dalla tradizione Taoista e che è anche alla base della Medicina Tradizionale Cinese.
Le 5 energie di fatto rappresentano diversi tipi di forza attraverso cui la natura si esprime, come 5 diversi linguaggi o caratteri.
CRESCITA ED ESPANSIONE – equivalente all’impulso degli alberi e delle piante in primavera e che incarna tutto ciò che è in una fase di sviluppo, come il momento di vita dei bambini e degli adolescenti.
Viene definita Energia Legno e il suo colore è il verde in tutte le sue sfumature.
Se il colore verde viene utilizzato in maniera eccessiva o impropria in un ambiente, provocherà uno stimolo troppo forte che può provocare nervosismo.
Sicuramente non è un colore adatto per una camera da letto, a meno che non sia utilizzato in abbinamento ad altre energie.
Anche le forme veicolano un messaggio energetico e nel caso del Legno sono forme alte e slanciate, come gli alberi, i grattacieli, le torri e i dolmen dell’antichità che avevano lo scopo di favorire la fecondità e lo sviluppo.
ACCELERAZIONE E TRASFORMAZIONE – una forza prorompente che libera grandi quantità di energia e che viene definita Energia Fuoco.
Riguarda tutti quei processi che si avvicinano al loro limite espressivo, al loro massimo sviluppo.
Il Fuoco illumina, riscalda, distrugge, trasforma e negli ambienti possiamo trovarlo espresso sotto forma del colore rosso e di tutte le sfumature legate al fuoco, come giallo e arancio. Può essere il colore delle toghe monacali dei buddisti o la tinta predominante nei luoghi dedicati ai piaceri sensuali.
Secondo Rudolf Steiner, quando ci si trova di fronte al colore rosso, si potrebbe sentire come qualcosa che si stacca e ci viene incontro.
I colori del fuoco possono essere stimolanti ma anche aggressivi. E’ un elemento che non va utilizzato nei bagni o nelle cucine perchè in entrambi questi ambienti è presente un altro elemento fortemente avverso al fuoco che è l’acqua. In situazioni di questo tipo si manifestano degli “scontri di energie” che è meglio evitare perchè possono causare tensioni emotive e litigi.
Le forme che richiamano questa energia sono le punte, i triangoli, le foglie aghiformi di certe piante grasse, le armi da fuoco e da taglio.
CONTRAZIONE E DENSITA’ – la forza qui si manifesta come capacità di ritirarsi in sè, di concentrarsi e di consolidarsi. E’ l’Energia Metallo, come i metalli nel ventre della terra, duri, inflessibili, forti.
I colori che esprimono questa tendenza sono il bianco, i grigi, l’oro e l’argento. Gli ambienti bianchi possono conferire senso di riposo, proprio perchè i metalli non agiscono, ma anche rigore e disciplina eccessiva.
Un ambiente prevalentemente bianco e grigio denota bisogno di ordine mentale, oppure rigidità emotiva.
Non è un caso se il bianco, in certi ospedali, viene collegato al bisogno di sedare qualunque capacità reattiva dell’individuo; probabilmente oggi, la così vasta diffusione del bianco totale nell’interior design denota un bisogno di “difendersi” dagli eccessivi stimoli quotidiani di ogni tipo.
Le forme del metallo sono le sfere, i cerchi e tutte le sagome ovoidali.
FLUIDITA’ E ADATTABILITA’ – è un movimento privo di resistenza e di forma l’Energia Acqua che, come gli altri liquidi, ha bisogno di un contenitore per essere definita e limitata.
E’ l’energia delle emozioni e del subconscio e i suoi colori equivalenti sono tutta la gamma degli azzurri e il nero, come il colore delle acque molto profonde. Un ambiente azzurro ci può mettere allegria, ma non va utilizzato in grande misura in luoghi freddi perchè l’istinto umano, che riconosce in questo colore la presenza dell’acqua, percepisce la temperatura esterna più bassa di quello che realmente è.
Locali molto scuri, con pareti nere, con poca luce sono l’ideale per stimolare il profondo, ma attenzione… il profondo può essere anche spiacevole
Le forme che richiamano l’Energia Acqua sono simili alle onde, sinuose e ondulate.
ACCOGLIENZA E STABILITA’ – una dimensione che ci fa sentire protetti, accolti e radicati è l’Energia Terra.
La terra permette a tutti gli altri elementi di manifestarsi e per questo motivo viene definita “Madre”.
I suoi colori sono marrone, beige, sabbia e tutte le sfumature collegate.
Una leggera presenza di elementi terra in un ambiente conferisce stabilità, senso di appartenenza, ma se presente in maniera eccessiva le persone che ci vivono saranno portate ad essere ostinate e bloccate nelle loro posizioni.
Troppi elementi Terra possono essere: soffitto in travi marrone, pavimento beige/marrone, color sabbia alle pareti, mobili in legno scuro.
Le forme che richiamano questa energia sono il quadrato, il rettangolo, il cubo.
Vuoi sapere di più sull’utilizzo dei colori nella tua casa secondo le regole Feng Shui? Scrivimi!
Dall’unione delle due forze Yin e Yang nascono i 5 Elementi o Energie del Feng Shui che rappresentano 5 diversi caratteri attraverso cui la vita si manifesta.
I loro nomi sono: Acqua, Legno, Fuoco, Terra, Metallo.
Ogni cosa può essere vista come l’espressione di queste energie: le stagioni, le ore del giorno, i climi, i colori, le forme e anche le diverse fasi della vita umana.
Questi 5 fratelli interagiscono costantemente, incontrandosi o scontrandosi, dando luogo a processi di varia natura che possono stimolare sensazioni di armonia, di gioia o disarmonia e disagio.
Quando un elemento è preponderante rispetto agli altri si manifesta un “eccesso“ e questo avviene anche all’interno delle abitazioni, per esempio in una stanza esposta a sud (fuoco), colorata di giallo, rosso o arancio (fuoco) e con la presenza di forme appuntite o spigolose (fuoco).
Questa condizione provocherà un aumento della pressione sanguigna negli abitanti (sangue = fuoco), con grande probabilità di irritazione nervosa e litigi.
Queste condizioni particolari non vengono studiate da nessun sistema o disciplina ad eccezione del Feng Shui che ha origine da una profonda e antica conoscenza delle condizioni che regolano la vita su questo pianeta.
Il Feng Sui sa come interpretare gli elementi e soprattutto sa come bilanciarli all’interno del microcosmo di una casa e anche di una città.
Nella consulenza su un immobile, si parte proprio dall’osservazione di come gli Elementi si esprimono vicino e all’interno della proprietà e che cosa viene stimolato dalla loro relazione, quale zona particolare della casa viene colpita e quale membro della famiglia ne risente maggiormente.
Per il Feng Shui la scelta dei colori negli ambienti in cui viviamo o lavoriamo è fondamentale al fine di creare un’atmosfera di pace e in sintonia con la natura. La luce e i colori influenzano enormemente il nostro stato psicofisico e l’effetto può essere positivo o negativo.
I colori stimolano il senso di freddo o caldo, modificano la percezione del peso di un oggetto, possono dare forza o devitalizzare, irritare o calmare.
Nell’ambito delle medicine naturali, come la Cromoterapia e l’Aurasoma, il colore viene impiegato a scopo terapeutico, suggerendo associazioni volte a stimolare o a inibire emozioni e stati d’animo.
Nel marketing si considera soprattutto la capacità di influenzare le scelte dei consumatori attirandoli verso determinati comportamenti (Psicologia Ambientale).
In casa o nei luoghi di lavoro il colore delle pareti è quello che ci influenza in modo più diretto perchè è proprio lì che trascorriamo la maggior parte del tempo.
Quando scegliamo un nuovo colore per un ambiente affidandoci esclusivamente ad una consuetudine o alle tendenze del momento, non ci rendiamo conto della scommessa che stiamo facendo: un colore inadeguato potrebbe condizionare negativamente le nostre relazioni con gli altri, la produttività e il successo.
Per il Feng Shui i colori sono energia e si veicolano attraverso la dinamica dello yin yang e dei 5 elementi.
Dovendo scegliere una tinta per un ambiente, oltre a valutare la funzione abitativa, il Feng Shui considera anche l’orientamento mediante l’uso di una particolare bussola chiamata Luo Pan che serve per individuare il carattere energetico di un edificio o di un singolo locale.
Diversamente da altre teorie il Feng Shui utilizza delle combinazioni di colori, più che uno solo, affinché la nostra intelligenza istintiva venga guidata verso una sensazione di benessere, vitalità, luogo sicuro al posto di… allarme, agitazione, fuga.
Le percezioni sensoriali sono responsabili del nostro benessere psicofisico e questo è particolarmente vero all’interno delle case o dei luoghi di lavoro, cioè dove trascorriamo la maggior parte del tempo.
Il Feng Shui ha sempre tenuto in grande considerazione la risposta dell’individuo all’ambiente circostante, ma è solo di recente che questa attitudine è entrata a far parte delle esigenze costruttive con la progettazione dei “green building” e con le normative in materia di “comfort ambientale”.
E’ da qui che nasce l’idea: “E’ buono ciò che mi fa stare bene” che richiama alla semplice idea che se le cose intorno a me contribuiscono al mio benessere …. io contribuisco al benessere di chi mi circonda, che sia l’Azienda per cui lavoro o la mia famiglia.
I principali fattori di cui tenere conto sono:
MICROCLIMA E QUALITA’ DELL’ARIA: temperatura – umidità – ventilazione
L’aria, all’interno degli edifici, deve essere sana e pulita e la sua circolazione costante al fine di evitare ristagni e muffe.
Le nuove costruzioni garantiscono un alto indice di contenimento energetico, ma senza un opportuno ricambio naturale o meccanizzato potrebbe verificarsi ristagno dell’aria calda e degli odori e formazione di condensa, con conseguente inquinamento indoor.
Una scarsa qualità del microclima porta alla manifestazione di allergie, asma, bronchiti, mal di testa, sonnolenza, irritabilità, con grave compromissione di una sana vita di relazione sia in casa che sul posto di lavoro.
Il Feng Shui dedica particolare attenzione agli odori di un luogo: il cattivo odore è indice di un’energia devitalizzata che stimola memorie di decadimento, da cui le persone vogliono fuggire.
Una pratica molto diffusa in questo ambito è lo “space clearing” cioè “La pulizia energetica degli ambienti” che è effettivamente un metodo antico ed efficace per rimettere in moto qualcosa che si era fermato ed è un toccasana non solo per le abitazioni, ma anche e soprattutto per le attività lavorative che hanno bisogno di una “spinta”.
IL SUONO: qualità acustica degli ambienti – rumori – isolamento
All’interno degli ambienti la percezione di suoni e rumori provenienti dall’esterno in misura moderata non è negativo, anzi è indice di un sano apporto di “energia vitale” che rende più attivi e motivati; ovviamente non si deve superare la soglia che conduce all’eccessiva rumorosità, soprattutto nelle zone dedicate al riposo o alla concentrazione.
LA LUCE: illuminazione e colori
In questo ambito la cosa maggiormente desiderabile è un giusto apporto di luce naturale, di modo che il nostro organismo possa sintonizzarsi con il ritmo delle diverse fasi del giorno e delle stagioni.
In presenza di luci artificiali, come negli uffici e negozi si sceglierà uno stile in linea con l’attività svolta ma bisogna prediligere un tipo di illuminazione che non affatichino troppo gli occhi, perché questo produce stress nei collaboratori e fa scappare i clienti.
Ogni ambiente dovrebbe essere colorato secondo la destinazione d’uso e la pittura va rinfrescata periodicamente per evitare l’effetto decadenza che influisce sul nostro stato d’animo in modo negativo.
Il Feng Shui utilizza i colori come strumento fondamentale per bilanciare le energie o per stimolare certe attitudini.
Una delle differenze con le altre teorie sui colori sta nel fatto che nel Feng Shui vengono spesso utilizzate delle combinazioni di colori, al fine di suggerire messaggi energetici alla nostra intelligenza istintiva che li decodifica come: benessere, vitalità, luogo sicuro… oppure allarme, agitazione, fuga.