Accumulo compulsivo: i rimedi secondo il Feng Shui

Durante le mie consulenze mi sono imbattuta spesso in circostanze in cui l’accumulo compulsivo di oggetti o di mobili era motivo di grande frustrazione, non solo per le persone direttamente responsabili di questa tendenza, ma anche per chi era costretto a subirla.

L’accumulo compulsivo può capitare indistintamente nelle abitazioni come nei luoghi di lavoro e il più delle volte non c’è consapevolezza della situazione, ma piuttosto una tendenza a negarla o a giustificarla.

Ovviamente non si sta parlando di disordine comune, perchè il disordine può anche essere utile o comunque innocuo; l’accumulo di oggetti o mobili come tale si contraddistingue per l’enorme difficoltà a separarsi da ogni elemento che lo compone e a sistemare le cose in maniera organizzata.

Feng Shui e l’ordine in casa

L’aiuto richiesto al Feng Shui per l’ordine in casa si basa sul bisogno di ricevere delle linee guida fondate sull’antica saggezza Taoista, affinchè gli spazi vengano organizzati nel modo corretto e l’armonia generale dell’ambienta risulti migliorata.

In realtà il Feng Shui fa molto di più: infatti la vera risorsa consiste nella capacità di disinnesco dei meccanismi che hanno condotto alla situazione di accumulo compulsivo, tramite specifiche azioni o interventi.

Accumulatore compulsivo: le cause

Prima di parlare dei rimedi per eliminare il superfluo e ordinare la casa, credo che sia molto importante gettare uno sguardo sui motivi che sono alla base dei comportamenti dell’accumulatore compulsivo, perchè portare luce nelle zone d’ombra è sempre il primo passo per trovare la via d’uscita.

Una grande parte della filosofia del Feng Shui, tratta delle corrispondenze tra la casa e il corpo umano.

Chi abita in una casa o frequenta uno specifico luogo, come il proprio ufficio, inconsapevolmente attua degli aggiustamenti nell’ambiente circostante che riflettono le proprie caratteristiche energetiche, come a duplicare o estendere verso l’esterno la propria realtà.

Prendiamo in considerazione un’attività che noi compiamo quotidianamente, sia sul piano del corpo che su quello della psiche: il nutrirci.

Con il corpo noi mangiamo, digeriamo e poi eliminiamo i prodotti di scarto che non sono più utili.

Nel mondo psichico/emotivo avviene qualcosa di molto simile: ci nutriamo attraverso le esperienze, le elaboriamo, le trasformiamo in vissuto personale e anche in questo caso eliminiamo, o meglio, ci congediamo da aspetti di quell’esperienza che riteniamo superati.

Con questa semplice ma preziosa chiave di lettura, diventa più facile comprendere cosa accade quando cominciamo ad accumulare oggetti di cui non riusciamo più a liberarci e che riteniamo fondamentali per la nostra sopravvivenza: il meccanismo di eliminazione si inceppa e quello che dovrebbe essere lasciato andare viene trattenuto, dando luogo ad un fenomeno simile a quello della costipazione!!

Ma cosa c’è all’origine dell’accumulo compulsivo?

Cosa accade quando passiamo attraverso un evento difficile o doloroso e per qualche ragione non riusciamo a elaborarlo, ad estrarne nuove comprensioni, ad utilizzarlo come carburante per una vita più ricca?

Accade che quell’esperienza non viene correttamente digerita, trasformata, e le sue scorie emotive rimangono in circolo, occupando uno spazio che dovrebbe, invece, essere utilizzato per accogliere qualcosa di nuovo.

Tutto questo viene proiettato nell’ambiente esterno, riproponendo lo stesso schema:

  • lo spazio viene ingombrato da tanti oggetti = vita interiore occupata da residui di esperienze non completamente elaborate che si possono manifestare sottoforma di rimpianti e recriminazioni
  • la circolazione tra le stanze della casa diventa più difficile = chiusura mentale, idee preconcette, pessimismo
  • difficoltà ad aprire le finestre, a far circolare l’aria e a fare pulizia = diffidenza verso le cose nuove, vivere in una specie di immobilismo con la paura di cambiare lo status quo

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Molti altri parallelismi possono essere osservati chiedendoci, per esempio, che cosa quell’ambiente mi impedisce di fare o mi costringe a fare, trovando nelle risposte la giusta ispirazione per una presa di coscienza

Decluttering: ordinare la casa con la filosofia Feng Shui

Come consulente Feng Shui, la prima cosa che io faccio è analizzare la casa nei suoi aspetti simbolici per cercare di capire ciò che l’accumulatore compulsivo non vuole o non sa dire: potrebbe essere una difficoltà nella vita di relazione, o nella genitorialità, o ancora in un rapporto scorretto con la spiritualità etc.

Quando trovo il punto d’origine è da lì che si comincia il lavoro di “riabilitazione” agendo sull’ambiente esterno, sulla stanza stessa: potrebbe essere un intervento anche molto circoscritto, come mettere a posto un singolo armadio o dare un nuovo colore alle pareti.

Inizialmente si incontra qualche resistenza e questo è comprensibile, ma una volta che si sbroglia anche un solo piccolo elemento dell’intricata matassa, una nuova energia si sprigiona e le cose si mettono in moto.

Il modo in cui una persona rientra da uno stato di confusione e di disordine deve rispecchiare il suo stile e le sue preferenze, perchè un processo imposto con autorità, anche se in un primo momento sembra aiutare, non ha un effetto duraturo in quanto non si basa su risorse reali.

L’intervento da me applicato, oltre a fornire una serie di indicazioni pratiche, include la spiegazione dei motivi per cui bisogna agire in quel modo, perchè nel momento in cui si chiede di rinunciare a certi equilibri, bisogna contemporaneamente fornire un giusto supporto che, in questo caso, è fornito da una nuova consapevolezza.

Insomma, il Feng Shui, invece di agire direttamente sul blocco emotivo, (lavoro molto complesso e che richiede competenze diverse), agisce nello spazio circostante ed in virtù delle corrispondenze di cui si è parlato, agisce come attivatore anche sul piano emotivo, per via indiretta.

ordine casa feng shui

Villa-vendita-Como

Progettazione di una casa ideale con il Feng Shui Design

In questo articolo voglio parlare di come gli elementi del Feng Shui Design influiscono nella progettazione di una nuova casa.

Feng Shui design e Architettura: “La casa Feng Shui”

Progetto Feng Shui a Como: villa in stile contemporaneo.

Committenza privata, 2017/2018

 

Progettare e costruire una casa ideale Feng Shui, con caratteristiche di modernità e di benessere abitativo, è sempre un’esperienza appagante e anche divertente.

Quando ci si occupa di progettazione Feng Shui nell’architettura, la prima cosa che si fa è studiare il terreno, i suoi avvallamenti, le pendenze, le vie di accesso. La casa, infatti, deve essere posizionata in modo da avere le spalle protette e la facciata aperta alla vista, esattamente come un corpo umano.

Secondo il Feng Shui, la via di accesso principale dovrà veicolare la migliore energia possibile, vitale e positiva, soprattutto quando le case sono in zone lontane dai centri abitati, perchè rischiano di diventare troppo “addormentate”.

In questa fase si cerca di neutralizzare eventuali elementi di disturbo come antenne o tralicci strani, forme aguzze o alberi dalle sagome inquietanti. Quando non è possibile eliminare questi elementi, si utilizzano alcuni espedienti Feng Shui, per far sì che il disturbo arrecato sia distratto verso altre direzioni.

Feng Shui orientamento casa bagua

Nella progettazione Feng Shui, il secondo passo è misurare la direzione della futura casa con la bussola geomantica o Luo Pan.

Questa particolare bussola, oltre a indicare tutti i 360 gradi delle direzioni cardinali e secondarie,  associa, ad ogni grado, una serie di informazioni (scritte in ideogrammi cinesi) importanti per il consulente.

Ogni orientamento della casa, infatti, corrisponde ad una “personalità” dell’edificio che si sta analizzando e, in fase di progettazione, si può correggere l’asse della casa per scegliere la direzione migliore.

Quando parlo di “personalità” intendo una particolare caratteristica che l’edificio assume in relazione alla sua posizione rispetto al sole che, nel corso delle diverse fasi, porta con sè suggestioni diverse, che influenzano gli abitanti della casa.

La luce dell’est/sudest parla di energia della crescita e dell’espansione – quella del sud/sudovest di pienezza – quella dell’ovest/nordovest di ripiego – quella del nord di riposo. Tutto come già accade nella natura.

In questa ottica bisogna fare attenzione all’orientamento delle stanze: se la zona giorno guarda a ovest, e la zona notte a est, in qualche modo si può dire che la casa incarna una fase crepusolare che non ha interesse verso la vita attiva (il sud), e chiude gli occhi alla vita nascente (l’est).

In questa descrizione non c’è nulla di negativo, perchè ci sono molte situazioni che hanno bisogno di questo tipo di sostegno, come, per esempio, le persone nella terza età o attività legate a questa fase della vita (o della natura).

Un artista potrebbe aver bisogno di una dimensione di questo genere, per attingere al proprio mondo interiore, piuttosto che essere distratto da manifestazioni troppo effervescenti (il sud).

Tutte queste considerazioni rappresentano l’aspetto più affascinante del Feng Shui che trae origine da una profonda osservazione della natura.

Disposizione stanze nella casa Feng Shui

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Per proseguire con l’analisi Feng Shui: una volta stabilito l’orientamento esatto della casa, vengono date le prime indicazioni all’architetto che elabora il suo progetto.

La disposizione e l’orientamento delle stanze tiene conto non solo della luce del sole, ma anche della circolazione da un ambiente all’altro. In questa fase è molto importante il parere del committente perchè la casa rifletterà proprio attitudini e caratteristiche di chi ci andrà a vivere.

Il modo in cui si decide come separare la zona giorno dalla zona notte, dove posizionare la cucina o come arredare la camera da letto, sono tutte indicazioni delle caratteristiche psichiche degli abitanti e racconta molto dei rapporti di forza all’interno della famiglia.

In questo senso il Feng Shui aiuta ad andare oltre i personalismi, indicando il modo migliore per armonizzare non solo le dinamiche all’interno della famiglia, ma anche all’interno di se stessi.

Arredare secondo il Feng Shui

Una volta che anche gli interni sono terminati, verranno indicati i colori per le pareti e gli arredi che avranno la funzione di bilanciare tutto quello che, in qualche modo, richiede ancora un “aggiustamento”.

I colori e le forme, infatti, veicolano dei messaggi energetici perchè sono espressione della natura e delle forze presenti in essa.

Giardino Feng Shui

Ad ultimo, se c’è un giardino, sarà come la pelle per il nostro corpo: può essere di tanti colori, ma deve essere pulita, tenuta in ordine, curata e protetta.

Sarà lo specchio di quello che c’è all’interno, ma rappresenterà anche ciò verso cui tendiamo, ciò che desideriamo per il nostro futuro.

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Ti piacerebbe far analizzare la tua casa da un consulente Feng Shui?

Contattami se desideri fare un’analisi Feng Shui alla tua casa e ritrovare un benessere abitativo.

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I miei libri preferiti sul Feng Shui

4 libri di Feng Shui per armonizzare la tua casa

Spesso mi viene chiesto un consiglio su quali libri di Feng Shui comperare per approfondire questa affascinante materia e allora ho deciso di pubblicare quelli che sono i miei preferiti.

Innanzitutto ci tengo a dire che, benchè in commercio si trovino decine di testi, il Feng Shui vero e proprio può essere conosciuto solo all’interno di Scuole qualificate e non esistono “libri di testo” ufficiali.

Ti chiederai perchè nessuno ha ancora pensato di scriverli e la risposta è che questa materia è molto vasta e complessa e richiede che ci siano persone esperte in grado di insegnarla.

Inoltre, sembra che a Hong Kong esista una vera e propria lobby, costituita dalle maggiori Scuole di Feng Shui, che intende proteggere la purezza dell’insegnamento e anche garantirsene il controllo in tutto il mondo.

La Scuola in cui mi sono formata è una di queste e gli unici testi a disposizione sono quelli composti da appunti chilometrici presi durante le lezioni.

Ci tengo però a consigliarti alcuni libri sul Feng Shui per me molto interessanti:

Il Manuale del Feng Shui

di Master Lam Kam Chuen (ed. Corbaccio)

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L’autore vive negli Stati Uniti e con questo testo è riuscito sicuramente a fornire una bella introduzione sulle regole Feng Shui principali. Il linguaggio è chiaro e ci sono molte immagini.

Feng Shui della terra

Principi di geoterapia di Josè Manuel Chica

principi geoterapia

Io amo particolarmente questo Maestro che ho avuto la fortuna di avere come insegnante di I Ching e trovo che la sua conoscenza sia vasta e misteriosa.
Riesce a condurti nel mondo delle energie, ai suoi linguaggi e modalità espressive.

Ha scritto anche un altro bellissimo testo dedicato alla maternità, in particolare al periodo della gravidanza:

Feng Shui per bebè

Manuale pratico per armonizzare se stessi e la casa aspettando il bebè

feng shui bebè

Per finire vi segnalo un testo che ho incontrato di recente e che mi ha attratto per il titolo:

Nel cuore delle case

Viaggio interiore tra case e spazi mentali di Donatella Caprioglio

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Pur non essendo un testo di Feng Shui, mi ha sorpreso per la vasta descrizione di case diverse e dei corrispondenti stati d’animo di chi le abita. Un bel repertorio di luoghi e di emozioni.

Se desideri maggiori informazioni anche su altri testi… scrivimi!


 

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Matrimonio a Prima Vista Italia: Feng Shui e la vita di coppia

In attesa di scoprire quale sarà il destino delle tre coppie di Matrimonio a prima vista Italia , in esclusiva su Sky Uno tutti i giovedì alle 21.15 , abbiamo chiesto a Gabriella Urbani, esperta e consulente di Feng Shui , come, questa antica pratica nata in Cina, possa influenzare la nostra vita e quella dei protagonisti dell’esperimento sociale più rivoluzionario del piccolo schermo. Leggi l’intervista e scopri cosa ci ha raccontato.

Oggi l’esperienza abitativa è di fondamentale importanza per l’uomo, valorizza alcuni suoi tratti psicologici e permette alla nostra personalità di esprimersi, oltre a essere “un elemento di definizione culturale, di gusto e di estetica”, come sottolinea il sociologo Mario Abis. Vivere in una casa che non abbiamo né scelto, né tantomeno arredato, può diventare un incubo, e lo sanno bene i sei ex single protagonisti di Matrimonio a prima vista alle prese con la loro quinta settimana di convivenza a casa del rispettivo partner.

Quando entri in una casa, entri in un mondo, nello spazio intimo di chi ti accoglie, esperienza che può rivelarsi più o meno piacevole. Al di là dei gusti personali e dei contesti, se ci troviamo in sintonia con l’energia del luogo, stiamo bene, se al contrario proviamo disagio, sentiamo che “qualcosa non va”. In entrambi i casi fatichiamo a dare una risposta logica alle nostre sensazioni. Innumerevoli volte abbiamo sentito parlare di Feng Shui, ma quante sono state quelle in cui abbiamo davvero capito di cosa si tratta e a cosa serve? Per saperne di più su questa antica disciplina utilizzata in ogni parte del mondo e nata in Cina, abbiamo chiesto l’aiuto di un’esperta, la consulente di Feng Shui, Gabriella Urbani. Per lei il Feng Shui è una pratica di progettazione volta a “creare ambienti piacevoli ed equilibrati in grado di trasmettere un senso di armonia e di benessere. Protetta e tramandata dalla tradizione Taoista, si è poi sviluppata e perfezionata fino ai nostri giorni adattandosi alle nuove tipologie costruttive e alle diverse esigenze dell’uomo contemporaneo”. Per noi è un territorio affascinante da esplorare, meglio se muniti di bussola.

Come nasce la sua passione per il Feng Shui?

Sono sempre stata attratta dal mistero, da quello che non era ovvio e immediatamente visibile. Questo mi ha portato a viaggiare nei luoghi in cui questi “misteri” sono ancora accessibili nella forma di edifici sacri o iniziatici, come il Tempio di Luxor la cui pianta raffigura un uomo in cammino e illustra il percorso dalla dimensione terrena a quello spirituale. Qualche anno fa ho iniziato a lavorare nel settore dell’edilizia residenziale sul Lago di Como e mi sono interessata al modo in cui viene percepito l’ambiente domestico, agli stimoli che ci colpiscono e alle risposte inconsce che determinano le nostre scelte apparentemente logiche. Da qui la scoperta del Feng Shui come disciplina che prende in considerazione tutte queste dinamiche.

In che modo il contesto abitativo influenza la nostra vita e la vita di coppia?

La casa è l’estensione del nostro corpo come lo sono gli abiti che indossiamo e la nostra pelle, riflette ciò che noi siamo, le attitudini psicologiche ed emotive, il modo in cui vediamo la vita. L’essere umano tende a plasmare l’ambiente circostante secondo la propria visione e ne riceve in cambio la stessa energia. Quando attraversiamo un cambiamento a volte non abbiamo la forza o la prontezza di estendere questo cambiamento all’esterno, fino a modificare le nostre abitudini quotidiane, in questo caso la casa può diventare un nemico, qualcosa che “rema contro” la nostra voglia di cambiare. Quando si vive in coppia ci sono più variabili che devono armonizzarsi tra loro e queste dinamiche sono spesso visibili agli occhi di un esperto durante l’analisi della casa.

Come si può migliorare una relazione attraverso il Feng Shui?

La casa rispecchia il corpo umano, in essa sono presenti le zone corrispondenti ai due emisferi cerebrali: quello sinistro della logica ha una particolare corrispondenza con l’elemento maschile e quello destro dell’istinto con la parte femminile. Quando in una casa uno dei due settori è penalizzato, il sesso corrispondente sarà più debole, meno sostenuto e potrebbe non sentirsi radicato in quel luogo. Coltivare il rispetto reciproco degli spazi che vengono scelti all’interno di un’abitazione aiuta la migliorare la relazione. Avendo visto molte coppie nel momento dell’acquisto di una nuova casa, ho potuto constatare come questa circostanza diventi spesso fonte di grande stress a causa della territorialità che si cerca di affermare per se stessi, spesso ai danni dell’altro.

Qual è la prima cosa che noti entrando in una casa?

Le caratteristiche dell’ingresso, appena fuori dalla porta e subito dentro. Questo spazio nel Feng Shui si chiama Ming Tang ed è considerato molto importante perché è il luogo in cui l’energia, arrivando da fuori, incontra lo spazio interno della casa che è anche lo spazio interiore di chi ci abita.

Gli errori più comuni da evitare.

Tenere fuori dalla porta spazzatura o rifiuti, collocare uno specchio proprio di fronte alla porta d’ingresso, utilizzare l’ingresso come deposito di oggetti o abiti o altre cose in attesa di essere sistemate. Dormire sotto mensole o mobili a ponte, soprattutto i bambini, posizionare il letto con la testata a nord, senza tenere conto della forma della stanza, progettare un bagno in linea con la porta d’accesso.

Le dieci dritte per migliorare l’energia dei nostri appartamenti.

Ogni giorno aprire le finestre in tutta la casa almeno per dieci minuti, per far circolare l’aria.
Permettere alla luce di entrare il più possibile.
Evitare situazioni di immobilità, come stanze chiuse e non utilizzate: l’energia stagnante è causa di pessimismo e depressione.
Non accumulare troppe cose, mobili, oggetti, se non riusciamo a tenerli puliti e vibranti.
Attenzione alle immagini (quadri, oggetti) che abbiamo in casa: armi, coltelli oppure immagini cupe o ambigue condizionano la nostra forza vitale.
Se ci viene voglia di cambiare colore alle pareti o di spostare qualche mobile…facciamolo. Può darsi che stiamo facendo un po’ di Feng Shui senza saperlo. Se, dopo questi cambiamenti, stiamo meglio, vuol dire che ce n’era bisogno, altrimenti, proviamo ancora.
Utilizzare piante vive in tutta la casa (si può evitare in camera da letto).
Bandite le grandi composizioni di fiori secchi soprattutto se rimangono abbandonate per troppo tempo.
Non utilizzare il rosso per il bagno e la cucina.
Cerchiamo sempre un bilanciamento tra i colori e i materiali, proviamo a utilizzare tutte le tinte, non limitiamoci ad un unico stile e per lungo tempo. L’intero universo è in costante movimento e questo deve esserci di ispirazione e di aiuto in tutte le circostanze.

I colori da evitare in camera da letto e perché.

Nel Feng Shui i colori esprimono l’energia corrispondente alle diverse manifestazioni della forza vitale che ci circonda. Per stabilire i colori di un ambiente si tiene conto dell’orientamento e della funzione di una particolare stanza. In linea generale, nei luoghi in cui si riposa vengono evitate le tinte che hanno in sé un forte potere attivante come il rosso e l’arancio accesi (energia Fuoco) e il verde acceso che esprime un movimento di crescita. come le piante in primavera e quindi anch’esso troppo stimolante (energia Legno).

Il caso più bizzarro capitato nel corso delle sue consulenze.

La consulenza di una casa per anziani, nonostante la posizione magnifica, gli ospiti della struttura non riposavano bene, erano sempre agitati e di conseguenza gli inservienti erano impazienti. Dall’analisi emerse che l’intero edificio era in condizioni di grande attività e sarebbe stato perfetto per un asilo o una scuola più che per la terza età. Feci tinteggiare tutto con i colori adatti a bilanciare la situazione, tranne la sala comune dove gli ospiti poterono avere una sana e dinamica vita di relazione.

Quello che ricorda con più soddisfazione?

Durante la costruzione di un condominio residenziale sulle colline intorno Como, per una serie di circostanze uno degli appartamenti si trovava in una situazione pessima, secondo le linee generali del Feng Shui. Si decise quindi di accorpare la maggior parte della superficie disponibile agli appartamenti adiacenti che godevano di condizioni migliori e di ricavare un piccolo bilocale, in modo da ridurre il rischio di una mancata vendita. L’appartamentino era rivolto completamente a nord, leggermente ribassato rispetto ad un boschetto adiacente che peraltro forniva un’immagine molto suggestiva. Consigliai al costruttore di ingrandire al massimo le finestre e di scegliere per l’interno finiture molto calde. Il risultato fu un rifugio intimo ed elegante che fu venduto ad una ragazza timida e riservata che se ne innamorò all’istante.

Quanto l’arredamento di una casa rispecchia la personalità del proprietario e quanto è il frutto delle nuove mode?

Il bisogno di seguire le indicazioni di una moda, a volte è segno di pigrizia, a volte di incapacità di essere sé stessi o di paura. Se in una casa troviamo elementi inusuali o modi inediti di accostare mobili e colori e se in questo vediamo una corrispondenza diretta con chi ci abita, significa che le mode non hanno interferito più di tanto e che la natura del residente è riuscita a manifestarsi.

Come facciamo a sapere se l’energia della casa in cui viviamo è “giusta” per noi?

Se non abbiamo nessun tipo di inquietudine rispetto alla casa in cui abitiamo, vuol dire che è giusta per noi. Il disagio, però, spesso non si manifesta apertamente perché non vogliamo essere considerati “problematici”. Se continuiamo ad avere pensieri su come poter modificare qualcosa, allora la casa non è in sintonia con noi.

Nel Feng Shui esiste l’equivalente del tema natale in astrologia, il BaZi: cos’è e a cosa serve?

Tenendo conto della data di nascita, inclusa l’ora esatta, si risale ad una mappatura che illustra la composizione “energetica” di un individuo. Questa è come un Dna che può essere messo in relazione con quello di altri individui e della casa stessa per evidenziare sintonie o disarmonie, tendenze e potenzialità future. E’ uno strumento molto potente che si utilizza in abbinamento all’analisi della casa per capire se essa offre il tipo di energia di cui gli abitanti hanno bisogno.

Le coppie di Matrimonio a prima vista si ritrovano a vivere nella casa del proprio partner, una casa che non è loro, qual è il rischio? Cosa consiglierebbe loro?

Trasferirsi su due piedi a casa di una persona abituata a vivere da sola può rappresentare un fattore di stress per entrambi di notevole portata. Se le persone sono veramente disponibili al cambiamento, questo stress può anche trasformarsi in un’esperienza eccitante, un po’ esotica, come uno spazio fuori dal tempo in cui tutto è possibile. Se uno dei due è troppo preoccupato a difendere il proprio territorio (che significa preoccupato di aprirsi emozionalmente all’altro), allora può diventare un incubo per entrambi, una crisi degli inizi che, se non viene superata, porterà presto al rancore, alla chiusura e alla fuga.

Cosa dovrebbe fare il partner che riceve?

La persona che accoglie dovrebbe permettere all’altro di esprimere le proprie preferenze e indicazioni su una nuova possibile riorganizzazione delle abitudini domestiche, l’ideale sarebbe che ognuno possa gestire in autonomia uno specifico spazio; per esempio, se alla donna piace cucinare, da quel momento sarà lei a decidere come sistemare la cucina, quali colori adottare etc. Se al suo partner piace stare a letto fino a mezzogiorno la domenica, lei non dovrà insistere per fare le pulizie alle nove del mattino. Questi sono solo esempi sugli atteggiamenti: per poter dire quali spazi esattamente sono di pertinenza del maschile e del femminile occorrono dettagli maggiori, ma uscire dalle proprie prospettive è già un grande miracolo che indica il livello di amore che siamo in grado di donare.


 

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Progettare terrazzi e giardini con il Feng Shui Milano aprile 2018

Un seminario a Milano per organizzare giardini seguendo i principi del Feng Shui.

Un delizioso terrazzo in città o un grande giardino in campagna sono desideri che si ripresentano ogni anno alla fine dell’inverno, quando la natura ci ricorda che ci “stiamo risvegliando” e ci coinvolge con forza in questo processo di rigenerazione.

Correre a comperare piante di ogni tipo e tornare a casa carichi di entusiasmo, non sempre rappresenta la ricetta ideale per creare un angolo verde d’effetto e utile per noi.

Il Feng Shui ha dato origine all’arte più antica nell’organizzazione dei giardini, tradizione che ha influenzato i giapponesi con i famosi giardini Zen e gli stessi inglesi che sono rimasti positivamente colpiti dall’apparente asimmetria delle composizioni, contrapposti alla perfetta regolarità dei giardini europei.

Il giardino cinese veniva creato per evocare stati d’animo vicini alla bellezza e alla poesia, non soltanto per rendere uno spazio gradevole esteticamente, ma soprattutto per spingere la sensibilità umana oltre le soglie del razionale e avvicinarsi ad una dimensione superiore.

Secondo le regole del Feng Shui, alla base della progettazione di un giardino, o di uno piccolo spazio verde sul balcone, sta l’osservazione del luogo e la definizione di uno o più elementi che devono essere il fulcro attorno cui si costruisce tutto il resto: può essere una particolare qualità della luce che si manifesta in una precisa fase del giorno, oppure qualcosa che si intravede sullo sfondo da quella posizione.

E’ un lavoro che si può svolgere da soli o con l’aiuto di un consulente Feng Shui che ci aiuterà a mettere in rilievo ciò che di particolarmente bello e prezioso si manifesta in quel luogo.

Gli elementi importanti che compongono questo spazio di elezione non sono solo piante ma anche pietre e installazioni d’acqua (piccole fontane da tavolo).

Secondo il Feng Shui anche i nomi trasferiscono emozioni e sull’esempio degli antichi giardini cinesi quali “Giardino del Maestoso Lago Limpido” – Giardino dell’Indugiare – “Parco dello Spirito”lasciamoci andare a nomi evocativi anche per il nostro piccolo terrazzo in città come, per esempio “Il sole d’inverno“ se esposto tutto a nord o “Porta dello Spirito”  se esposto a nordest (per il Feng Shui il nordest è l’orientamento della vita spirituale).

Parleremo di questo sabato 7 aprile al Seminario “Progettare terrazzi e giardini secondo i princìpi del Feng Shui”

alla Fioreria Cuccagna a Milano, ore 11:00/13:30,
via Cuccagna 2, ang. via Muratori, 20135 Milano
Costo 40 €
Per info:  info@fengshuistudio.it